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Lavorazione del Ferro Battuto

L’arte di lavorare il ferro battuto nel Salento ha origini antiche .

Le  popolazioni che nei secoli si sono avvicendate in questa terra come i Greci  e i Romani,utilizzavano il ferro per la produzione di armi ma nel tempo i contadini cominciarono ad impiegare nella lavorazione della terra attrezzi agricoli in ferro battuto.
Soprattutto tra 600 e 700, pazienti artigiani realizzarono con questo metallo balaustre d’altare, candelabri  e i caratteristiche inferriate “ a petto d’oca”, che definivano i balconi ornando le facciate di palazzi signorili barocchi, presenti  nei più importanti centri storici di  Lecce dei numerosi e bellissimi paesi della provincia.
Attualmente, la tradizionale lavorazione  del ferro   plasmato con l’uso di appositi attrezzi e della fiamma rovente,  viene ancora  adoperata per la fabbricazione di artistici manufatti,  nelle botteghe artigiane ancora esistenti.
L’artigiano con il maglio, caratteristico strumento, plasma il ferro incandescente che assume una particolare forma già ideata e abbozzata su carta.
- A Lecce e nel Salento meridionale la lavorazione del ferro battuto ebbe un particolare sviluppo tra il XIX e il XX secolo , quando vennero realizzati i lampioni, tuttora esistenti  in alcuni centri storici di Lecce e le cancellate delle numerose ville gentilizie in stile liberty.
I principali artigiani leccesi di ferro battuto, nonché maestri capi-scuola-, sono stati D’Andrea e Mazzotta, conosciuti anche oltre i confini della terra salentina.
Gli artisti del ferro battuto producono svariati oggetti: la lavorazione del ferro delle botteghe di Lecce è differente da quelle del ferro battuto prodotto a Bari, in quanto quello leccese dal colore grigio intenso è solcato da piccole crepe, mentre quello barese che appare più scuro, è liscio.
Nel salento leccese è anche viva e diffusa l’usanza di lavorare l’ottone, la latta e la rame rossa,  quest’ultima un tempo utilizzata nella realizzazione delle caldaie, brocche, pentole, paioli, formelle e oggetti vari usati in cucina dalle donne del posto.
In alcuni centri, come Cavallino e Parabita, operano tuttora artigiani, autori di varie sculture  dalle figure equestri ai santi.
A coloro che sono interessati alla realizzazione di manufatti su misura saranno forniti gli indirizzi degli artigiani che hanno elaborato i modelli in visione.

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